NOTIZIE DI VENDEMMIA

2019

VENDEMMIA 2019

Soave: dopo una produzione limitata di chardonnay, vendemmiata presto il 4 settembre per mantenere la freschezza degli aromi, la garganega è stata raccolta in due tempi diversi: nella seconda metà di settembre per le vigne più giovani e produttive, mentre i vigneti destinati al Costeggiola sono stati vendemmiati in ottobre. Una vendemmia al momento giusto, senza problemi climatici, da cui abbiamo ottenuto vini sono fragranti, aromatici e con una bella freschezza che li rende molto classici e pronti per essere apprezzati fin dall’imbottigliamento, previsto da marzo 2020.

Valpolicella: dopo tre utili giornate di pioggia nella prima decade del mese di settembre, la selezione a mano delle uve in cassetta per l’Amarone è avvenuta tra il 12 e il 30 settembre, leggermente più tardi rispetto alle ultime annate: abbiamo portato nei fruttai circa 19.000 cassette, con meno grappoli per cassetta, per evitare alle uve, non sempre perfettamente asciutte, problemi sanitari durante l’appassimento. Uve destinate a Valpolicella, Pojega e Clos Roareti: abbiamo iniziato il 9 settembre, terminando l’11 ottobre con il corvinone a controspalliera della parte bassa della collina di Calcarole: sano, spargolo e lasciato più a lungo in vigna, questo straordinario vitigno nel 2019 ci ha permesso di attendere la sua perfetta maturazione. Tutti i vini esprimono un’ottima acidità, buona struttura tannica, aromi fruttati e di spezie e tipicamente terrosi, rivelando un grande equilibrio senza eccessiva concentrazione. Consideriamo il 2019 un ottimo anno in Valpolicella.

Bardolino: i vini hanno un piacevole carattere fruttato; la struttura tannica con una buona freschezza conferiscono loro una bella profondità. La corvina non ha prodotto molto ed essendo l’uva principale piantata tra Bardolino e Cavaion, abbiamo avuto una vendemmia in quantità ridotta. Per fortuna Rondinella, Merlot, Sangiovese e Ancellotta sono stati più regolari nei grappoli prodotti per ceppo e la loro proporzione è più alta del solito nella composizione di rosati e rossi dai vigneti sulle colline del lago. Abbiamo già imbottigliato alcuni vini che possiamo definire di grande qualità e con uno stile molto classico nell’annata 2019.

10 marzo 2020,
Giuseppe Rizzardi

Annata agraria (novembre 2017-ottobre 2018)

Nel 2018 abbiamo avuto un risultato molto positivo nelle 3 aziende, nonostante le premesse fossero state piuttosto complicate. Dopo l’annata 2016/2017, condizionata dalla gelata primaverile e da un andamento meteorologico anomalo di tutta la primavera, l’inverno e la primavera 2018 hanno avuto un decorso più tipico, caratterizzato da piogge appena sopra la media in gennaio e marzo, seguito poi dal germogliamento avvenuto tra la metà ed il 25 aprile, in assenza di piogge. Maggio è stato un mese piovoso, mentre giugno ha avuto varie piogge, regolari e non troppo intense, nelle prime tre settimane, in cui è avvenuta la fioritura delle viti e per questo abbiamo avuto molto da fare per proteggere i vitigni più sensibili alla peronospora, situati nelle zone più umide.
Le frequenti piogge di questi mesi, hanno anche richiesto un impegno notevole nelle lavorazioni, in particolar modo nella gestione del verde (spollonature, scacchiature, palizzature e successivamente cimature) e della protezione fitosanitaria.
L’intenso caldo estivo, intervallato da piogge regolari, ha favorito l’accrescimento dei grappoli, confermando la precocità dell’annata già da giugno; luglio, con delle piogge abbondanti, ha contribuito ad un’ulteriore accelerazione della maturazione delle uve, con un inizio di vendemmia verso il 20 agosto. Le piogge hanno portato ad un aumento dei pesi medi dei grappoli, facilitando alte rese per ettaro.
Nel complesso la raccolta 2018 è stata buona: le rese quantitative abbastanza alte per la zona del Bardolino e i problemi di controllo della cocciniglia farinosa della vite (Planococcus ficus) per il Soave hanno caratterizzato l’annata: ma a Soave le attente e puntuali cernite dei grappoli, hanno permesso comunque di portare in cantina un uve sane e di qualità.
Per alcune varietà (come il merlot e il sangiovese) si è ricorsi al diradamento con ottimi risultati.
Ricordiamo poi a margine che il 2018 è stato il 4° anno più caldo di sempre dal 1880, quando si è iniziata la registrazione dei dati climatici (2016, 2107 e 2015 i primi tre). Una situazione climatica a cui ci dovremo abituare e adattare sempre più spesso!

Luigi Girelli

 

Vendemmia Bardolino

Il 29 agosto, in data simile al 2017, abbiamo raccolto lo chardonnay di Dolcè, maturo e ancora con una buona acidità, ma con rese dimezzate per una grandinata del 20 luglio, per fortuna circoscritta solo a quella zona.La vendemmia ha poi proseguito con le vigne più giovani di corvina, rondinella e sangiovese destinate al Chiaretto, raccolte con un grado di maturazione eccezionale e ricche di zuccheri e polifenoli: in parte per l’estate molto calda e in parte per la reazione fisiologica delle viti al gelo dell’anno precedente: questo ci ha poi dato dei rosati molto ricchi e intensi di zuccheri e profumi, di grande struttura.
La raccolta si è protratta fino a fine settembre, poi dopo una pausa di qualche giorno, abbiamo raccolto dal 5 ottobre i vigneti più qualitativi e vecchi di corvina, per terminare il 15 ottobre.
Nel Bardolino possiamo certamente parlare di un’annata straordinaria, con uve perfettamente mature, ricche di zucchero, con una buona acidità ed uno stato sanitario perfetto. Le ottime condizioni meteo ci hanno poi aiutato a vendemmiare ogni vitigno e ogni vigneto a perfetta maturazione in funzione dei suoli, delle esposizioni e dell’età delle viti: tutti questi dettagli hanno fatto la differenza qualitativa!
Tutti i vini si presentano tendenzialmente intensi e corposi, sostenuti da una piacevole freschezza, il meglio delle grandi annate!

Vendemmia Soave

Lo chardonnay, raccolto di prima mattina il 23 agosto, ha aperto la vendemmia a Soave, resa complicata da un forte attacco di cocciniglia farinosa della vite (Planococcus ficus), che ci ha obbligato ad eliminare una parte dei grappoli danneggiati da quest’insetto. E ciò ha purtroppo anche influenzato le rese per ceppo, più basse nei vigneti colpiti.
Tra il 17 ed il 28 settembre abbiamo poi proseguito la raccolta dai vigneti di garganega, iniziando dai vigneti più giovani e terminando poi nelle parcelle vitate più qualitative di Costeggiola e Ferra.
L’attenta selezione di grappoli in vigna, ci ha dato dei vini molto definiti, puri e puliti, ricordandoci ancora una volta che se le uve raccolte sono di qualità, poi i vini riflettono in positivo la vendemmia.
Unico neo in quest’annata un po’ complessa e complicata a Soave, è quantitativo, perché abbiamo avuto delle diminuzioni nelle rese talvolta molto significative.

Vendemmia Negrar (Valpolicella)

Il nubifragio del 1 settembre, sarà ricordata a lungo come un evento eccezionale avvenuto a Negrar, in una zona limitata, che ha portato circa 180 mm di pioggia in meno di un’ora: la conseguenza negativa è stata il crollo di pezzi di muri di cinta secolari a Rovereti, caduti per l’enorme massa d’acqua che defluiva dalle Calcarole: ma nei vigneti per fortuna non abbiamo avuto danni!
L’uva a riposo, raccolta tra il 8 e 24 settembre, ha beneficiato del tempo soleggiato del mese di settembre, asciutto con notti fresche. Abbiamo messo a riposo circa 27% dell’uva prodotta, suddiviso tra corvinone (47%), corvina (20%), rondinella (23%) e il resto un po’ di barbera e sangiovese.
Tutte le uve erano in ottimo stato sanitario e l’uva proveniente dai vigneti a pergola di Pojega ha rappresentato circa due terzi dell’uva messa in appassimento e ciò ci ha permesso di controllare un’eccessiva concentrazione dovuta ancora una volta l’annata molto calda.
Gli appassimenti sono stati di media durata e la pigiatura ha avuto inizio a dicembre 2018.
Le gradazioni degli Amaroni sono medio alte, supportate da buona acidità, i vini sono in affinamento da marzo 2019.
I merlot di Rovereti, raccolti dal 11 settembre hanno aperto la vendemmia delle uve fresche, seguite poi da corvina e barbera. Dal 26 settembre abbiamo raccolto il corvinone a controspalliere della Pigozzara, poi le Calcarole e infine l’ultima settimana di settembre e i primi di ottobre abbiamo raccolto le uve dalle pergole di Pojega, che hanno dato un’ottima e abbondante produzione.
Il 4 ottobre abbiamo terminato la vendemmia a Negrar.
L’annata è stata molto buona e ci ha dato dei vini tipici, molto equilibrati e sostenuti da una buona freschezza: la finezza e l’eleganza sono il tratto distintivo dei vini di Negrar in quest’annata 2018.
L’indice dei polifenoli ci dà, a partire dal Valpolicella, vini di buon colore e ottima struttura tannica, per una volta non troppo alcolici o eccessivamente concentrati.
Ancora un’annata molto qualitativa in Valpolicella, che continua la serie positiva iniziata nel 2015

Giuseppe Rizzardi

(1) Dati NASAe NOAA del 2018

Un’annata complessa e impegnativa

Nel 2017, la Natura ci ha ricordato che ogni annata non sempre abbiamo un andamento meteo ideale, con qualche pioggia ma senza troppe precipitazioni, sole e caldo di giorno e fresco di notte, meteo perfetto durante l’estate e clima mite, senza sbalzi di temperatura durante la vendemmia…
Il 2017 sarà ricordato per il fenomeno meteorologico, raro negli ultimi anni, delle gelate primaverili, nelle notti tra il 18 e19 etra il 20 e 21 aprile.
Dopo il caldo precoce del mese di marzo, con temperature vicine ai 20° C nelle ore più calde, il brusco calo delle temperature minime vicine o inferiori allo 0°C, ha danneggiato soprattutto i vitigni precoci e le zone dove le masse d’aria fredda si sono accumulate e depositate per diverse ore. Per fortuna, tale fenomeno ci ha colpito solo marginalmente nei comuni di Cavaion e Bardolino e meno a Soave, mentre i vigneti della Valpolicella hanno avuto danni minimi.
Tuttavia, le perdite in termini di produzione sono arrivate fino al 60% in pochi vigneti!
Successivamente, una serie di grandinate ha colpito diverse zone dei vigneti: il 9 agosto nell’area della Rocca di Garda e poi l’1 e il 2 settembre di nuovo a Bardolino e Cavaion, mentre a Soave e in Valpolicella, nonostante le diverse grandinate abbattutesi nella valle di Negrar, siamo stati più fortunati e colpiti in modo irrilevante. Queste grandinate hanno ridotto ulteriormente la produzione dei vigneti colpiti, ma il caldo dei giorni successivi hafortunatamente permesso agli acini danneggiati di seccarsi e all’uva rimasta di maturare bene.
Se poi aggiungiamo un’estate calda e siccitosa e, solo dove possibile il ricorso all’irrigazione è comprensibile la definizione di annata complessa e complicata…
Le precipitazioni tra gennaio e gli inizi di novembre 2017 sono state di circa 430 mm ( dati aziendali a Negrar), e, pur mancando ancora i dati di novembre e dicembre,siamo ben al di sotto della media annua compresa intorno agli 850 mm (in media) degli ultimi 24-25 anni; dunque anche il 2017 può esser considerato un altro anno caldo come il 2015 e il 2016. Ciononostante, siamo riusciti a produrre anche quest’anno degli ottimi vini, specialmente in Valpolicella e a Soave.

Vendemmia Bardolino

La vendemmia è iniziata il 5 settembre con il moscato bianco (15 giorni più tardi rispetto al 2015; 5 dopo il 2016), poi lo chardonnay di Dolcè e l’11 settembre il sangiovese (destinato quest’anno in gran parte alla produzione di Chiaretto). I vigneti di corvina e rondinella più giovani sono stati vendemmiati nella prima metà del mese, per mantenere aromi e freschezza fondamentali per i rosati.
Il 22 settembre abbiamo, poi, raccolto i merlot, in parte diradati per limitare la produzione delle uve destinate al Munus.
La vendemmia dei migliori vigneti di corvina di Cavaion si è poi conclusa il 27 settembre e abbiamo terminato con i vigneti di garganega e Marcobona di Cavaion.
Nonostante le rese basse, dovute in gran parte alle gelate di aprile, la qualità è stata buona e i vini sono tipici e piacevoli ai primi assaggi. Viste le premesse, siamo soddisfatti del buon risultato finale!

Vendemmia Soave
La vendemmiaè iniziata il 31 agosto con lo chardonnay, in leggero anticipo rispetto al 2016. Queste uve sono state raccolte di notte, tra le 3 e le 7.30, poiché le alte temperature diurne non favorivano un arrivo delle uve in cantina a temperature sotto i 30° C, con conseguenti possibili problemi di tenuta degli aromi. . Le uve belle e spargole erano in quantità ridotta causa la gelata di aprile…
Tra il 13 e 16 settembre abbiamo poi raccolto la garganega destinata al Soave, con ottime condizioni meteo.
E dal 10 al 12 ottobre abbiamo raccolto le uve garganega in piena maturazione dai migliori vigneti aziendali, destinate alla produzione dei nostri cru Costeggiola e Ferra. Questi vigneti erano stati precedentemente defogliati, per favorire una migliore esposizione all’aria e alla luce dei grappoli ed avere, dunque, una maturazione ideale. Ancora un’ottima annata a Soave.

Vendemmia Negrar ( Valpolicella)

L’uva a riposo, raccolta tra il 6 e il 22 settembre, ha beneficiato del tempo soleggiato del mese di settembre, procedendo con un veloce inizio di appassimento nei nostri fruttai, dove tale processo avviene naturalmente con le correnti d’aria favorite dalle numerose finestre presenti nei locali adibiti ad appassimento.
Abbiamo messo in appassimento circa 18.000 cassette, in un’annata che è ancora una volta stata molto positiva, ed è la terza consecutiva dopo il 2015 e il 2016, ottime annate!
Questo rappresenta circa 1/3 della nostra produzione di uva, suddiviso tra 45% di corvina, 21% di rondinella e 13% di corvinone e piccole percentuali di barbera, sangiovese e molinara.
L’appassimento procede bene e graduale e abbiamo in programma di vinificare una prima parte delle uve appassite ad inizio Dicembre 2017.
Tutte le uve hanno avuto un ottimo grado di maturazione ed il corvinone ci ha dato le maggiori soddisfazioni.
Le uve fresche destinate a Valpolicella e Ripasso sono state raccolte a partire dal 15 settembre ( merlot a Rovereti) e poi tra il 18 settembre ed il 28 settembre abbiamo vendemmiato le uve fresche coltivate a contro spalliera a Rovereti, Tomenighe e Calcarole.
Tra il 29 settembre e il 7 ottobre, abbiamo raccolto le uve dalle pergole di Pojega, che ci hanno dato una produzione ottima e abbondante, dopo le difficoltà dello scorso anno…
La vendemmia delle uve frescheè stata di qualità e quantità, con una produzione straordinariamente buona di corvinone (circa il 60% delle uve fresche raccolte), mentre la siccità estiva ha un po’ penalizzato il merlot, la cui maturazione ha subito dei rallentamenti dovuti allo stress idrico. Nell’insieme, comunque, è stata una vendemmia ottima anche quest’anno a Negrar!

Giuseppe Rizzardi
mercoledì 29 novembre 2017